Riprendiamo il viaggio, iniziato ormai qualche mese fa, verso una vita sempre più libera dalla plastica. Qui di seguito trovate altri 3 preziosi consigli della mitica Beth Terry.

Le foreste coprono quasi il 31% della superficie terrestre del nostro pianeta e ospitano oltre l’80% di tutte le specie terrestri di animali, piante e insetti. Oltre a offrire cibo sicuro e riparo, le foreste sono essenziali per il contrasto al cambiamento climatico, e la protezione della biodiversità e delle dimore delle popolazioni indigene.

Mascherine usa e getta e dispositivi monouso: diciamo no a un nuovo incubo per il nostro ecosistema. Lottare per un mondo più pulito si può vi spieghiamo come.

Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre, gestire sostenibilmente le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e far retrocedere il degrado del terreno, e fermare la perdita di diversità biologica

Quarta puntata per Global Goals Kids’ Show Italia sul Goal 4, per parlare della scuola come luogo dove possiamo imparare divertendoci e aiutandoci gli uni con gli altri.

Le nostre esigenze nei confronti della natura sono aumentate in modo costante, tanto che l’impronta ecologica dell’umanità (ovvero il rapporto tra la domanda umana e la capacità della Terra di rinnovare le risorse per rispondere alla domanda) è oggi il 60% superiore a quella che il nostro ecosistema è in grado di rinnovare.

Gli oceani e i mari caratterizzano profondamente il nostro Pianeta, coprendolo per i tre quarti della superficie e contenendo il 97% dell’acqua totale. Insieme alle coste e alle risorse marine, essi hanno un ruolo fondamentale per il benessere dell’umanità e per lo sviluppo sociale ed economico del pianeta: oltre 3 miliardi di persone infatti dipendono per la loro sussistenza dalle biodiversità marine e costiere.

Terza puntata per Global Goals Kids’ Show Italia sul Goal 3 parla di come protegge il benessere fisico e psicologico di tutti.

Il plogging consiste nel correre (jogging) muniti di guanti e sacchetto, raccogliendo (plocka upp) i rifiuti che si incontrano lungo il percorso.

La principale e più urgente crisi ambientale è il cambiamento climatico. Secondo i dati diffusi dall’OMM (l’Organizzazione Meteorologica Mondiale), il 2015 è stato il primo anno nella storia dell’umanità in cui la presenza di anidride carbonica in atmosfera ha superato stabilmente la soglia di 400 parti per milione. Un record nient’affatto positivo.

Siate orgogliosi anche dei più piccoli gesti virtuosi, ma non accontentatevi, siate ambiziosi. Cominciate provando a calcolare la vostra effettiva impronta sul Pianeta: scoprite di quanti pianeti avremmo bisogno se avessimo tutti il vostro stile di vita.

La storia che stiamo per raccontarvi è davvero straordinaria: vi parliamo di due giovanissime pioniere della lotta all’inquinamento da plastica, nella speranza che le gesta di queste due giovani eroine inglesi possano essere di ispirazione per i loro coetanei italiani.

Se è vero che lo sviluppo e la crescita economica di un Paese richiedono la produzione di beni e servizi che migliorino la qualità della vita, è altrettanto vero che la qualità della vita non può essere migliorata a scapito dell’ambiente.

Ecco perché nell’Agenda 2030 la parola sviluppo viene affiancata dall’aggettivo sostenibile, perché si è finalmente capita l’importanza di coniugare crescita economica con tutela ambientale.

Seconda puntata per Global Goals Kids’ Show Italia sul Goal 2, per parlare dell’importanza del cibo. Quattro consigli per mangiare bene e per far stare bene noi e la nostra casa comune: la Terra.

Proseguiamo il nostro viaggio verso una vita senza plastica, con altri 5 preziosi consigli di Beth Terry. Anche in questo caso, come sempre, il nostro suggerimento è quello di scegliere solo un paio di obiettivi alla volta e provare a lavorarci per una settimana…

L’Agenda 2030 e questi 17 obiettivi costituiscono un tutt’uno: nessun obiettivo può essere conseguito a spese di un altro, quindi è essenziale un approccio integrato alla loro attuazione.

Ogni anno sulle montagne della Valle d’Aosta nevicano 200 milioni di frammenti: 80 milioni di questi sono microplastiche.
L’eredità dei nostri figli non saranno solo mari ma anche monti di plastica.

I bambini di oggi saranno gli adulti di domani. Vabbè, che osservazione scontata… direte voi. Assolutamente d’accordo.
Molto meno scontato, però, è trovare oggi il modo di coinvolgere questi piccoli futuri adulti su temi tanto ostici quanto fondamentali per il loro domani, come il tema della sostenibilità.

Allora… come è stato muovere questi primi passi verso un futuro plastic free?
Se siete riusciti a mettere in pratica almeno un paio di consigli per liberarvi della plastica, tranquilli, significa che sta andando tutto per il meglio. Non è facile liberarsi di abitudini così radicate, lo sappiamo bene.

Se siete anche voi tra quelli che “una vita plastic free io?!? Ma figurati! Non ci riuscirebbe neanche Ethan Hunt… le sue mission impossibile sono niente a confronto!”  beh, ecco qualcosa che può farvi cambiare idea: date un’occhiata al blog di Beth Terry “MY PLASTIC FREE LIFE”.

Tutti i Paesi sono chiamati a contribuire allo sforzo di portare il mondo su un sentiero di sostenibilità, senza distinzione tra Paesi sviluppati, emergenti e in via di sviluppo.
Ogni Paese deve quindi impegnarsi a definire una propria strategia di sviluppo sostenibile che gli consenta di raggiungere gli obiettivi entro il termine stabilito.

Quando nel novembre del 2017 alcuni pescatori canadesi notarono uno strano segno blu, bianco e rosso sul dorso di un’aragosta appena pescata, rimasero sconcertati nel riconoscere in quel segno il logo della nota bibita.
Ma vi pare possibile che un’aragosta finisca con il logo PEPSI tatuato sul carapace?

Chiunque frequenti abitualmente la natura lo sa bene: ormai è quasi impossibile camminare su una spiaggia, passeggiare lungo un fiume o addentrarsi in un bosco senza incontrare detriti di plastica.
Un centinaio di anni fa è stato creato un materiale estremamente innovativo e utile.

Come ogni anno, l’associazione Global Footprint Network ha calcolato l’Earth Overshoot Day, la data in cui abbiamo esaurito anticipatamente le risorse annuali che il nostro pianeta può offrirci (terreni fertili, acqua potabile, aria pulita, fonti di energia ecc.).

Il nostro nuovo habitus responsabile sulle tematiche Green non si esaurisce nei comportamenti strettamente ecosostenibili ma deve affinare la nostra coscienza civica in senso lato; numerosi sono gli argomenti a corredo della nostra trasformazione in cittadini virtuosi della terra.

Forse non tutti sanno che ormai 5 anni fa, precisamente il 25 settembre 2015, l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha adottato l’Agenda 2030 per lo Sviluppo Sostenibile.

Oggi si produce più cibo di quanto sia necessario alla sopravvivenza della popolazione del pianeta, circa il 30% in più del fabbisogno stimato e l’eccedenza, purtroppo, viene distrutta.

La sensazione di impotenza, di fronte allo scempio compiuto in pochi anni sul pianeta terra dall’uomo evoluto, diventa ancora più forte quando constatiamo la mancanza di volontà politica di individuare soluzioni a breve termine.

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