Rubrica: Agenda 2030 Nazioni Unite – Articolo 7
Goal 15 – Vita sulla terra
Proteggere, ripristinare e favorire un uso sostenibile dell’ecosistema terrestre, gestire sostenibilmente le foreste, contrastare la desertificazione, arrestare e far retrocedere il degrado del terreno, e fermare la perdita di diversità biologica
Le foreste coprono quasi il 31% della superficie terrestre del nostro pianeta e ospitano oltre l’80% di tutte le specie terrestri di animali, piante e insetti. Oltre a offrire cibo sicuro e riparo, le foreste sono essenziali per il contrasto al cambiamento climatico, e la protezione della biodiversità e delle dimore delle popolazioni indigene.
Tuttavia, questa incredibile biodiversità sta diminuendo drasticamente: 13 milioni di ettari di foreste vanno perse ogni anno e l’attività umana ha ormai alterato il 75% della superficie terrestre, relegando la fauna selvatica e la natura in un angolo sempre più piccolo del pianeta.
La perdita delle foreste è riconducibile alla conversione delle stesse in terre per altri tipi di uso (ad esempio l’agricoltura) oppure alla costruzione di infrastrutture.
Fortunatamente, negli anni più recenti molte terre sono state ritrasformate in foreste con la piantumazione di alberi e piante.
Mettendo a confronto i due processi di deforestazione e riforestazione, emerge che la perdita annuale globale di aree coperte da foreste è passata dai 7,3 milioni di ettari nel 1990 ai 3,3 milioni di ettari all’anno nel 2015.
Meglio, ma non ancora sufficiente.
Nel 2018 meno del 25% della superficie terrestre era ancora in condizioni di totale assenza di infrastrutture e – se non facciamo nulla – si stima che nel 2050 la percentuale si abbasserà ulteriormente fino al 10%.
Gran parte della deforestazione dipende dalla conversione delle foreste in aree per la produzione alimentare. Molte sono state le polemiche sull’impatto dell’olio di palma, per la necessità di convertire alla coltivazione di palme aree ecologicamente importanti come zone di foresta pluviale.
La monocoltura di palme da olio può inoltre produrre emissioni dannose per l’ambiente.
In Indonesia e Papua Nuova Guinea, per esempio, spesso il terreno per la coltivazione è stato preparato drenando e dando alle fiamme aree di foresta palustre e torbiera, con un conseguente rilevante danno ambientale. Si ritiene che, anche in seguito a questi fenomeni, l’Indonesia sia diventata il terzo emettitore mondiale di gas serra. Infine, la deforestazione minaccia d’estinzione gli oranghi, diffusi solo in quelle aree.
La sempre più precaria salute del nostro pianeta (dovuta all’aumento della domanda di proteine animali, all’aumento di agricoltura intensiva e insostenibile, all’aumento dell’uso e dello sfruttamento della fauna selvatica e alla crisi climatica) svolge anche un ruolo importante nel recente emergere di malattie zoonotiche, ovvero le malattie trasmesse dalla fauna selvatica alle persone, come il COVID-19.
Mentre continuiamo a invadere fragili ecosistemi, portiamo gli esseri umani a un contatto sempre maggiore con la fauna selvatica, consentendo agli agenti patogeni tipici della fauna selvatica di riversarsi sul bestiame e sull’uomo e aumentando così il rischio di insorgenza e amplificazione delle malattie zoonotiche.
A livello globale, è certamente necessaria una più ampia cooperazione internazionale volta alla creazione di aree protette, ben gestite, che supportino ecosistemi sani e che a loro volta mantengano le popolazioni sane. Garantire il coinvolgimento delle comunità locali nello sviluppo e nella gestione di queste aree protette sarà quindi elemento cruciale per il raggiungimento di questo Goal 15.
Ma noi consumatori, nel nostro piccolo, come possiamo concretamente aiutare?
Possiamo contribuire con scelte di consumo più responsabili e rispettose.
Ecco alcune green best practices che si possono seguire quotidianamente:
- riciclare il più possibile
- adottare una dieta basata su cibi di provenienza locale e sostenibile
- consumare solo ciò di cui si ha bisogno
- essere rispettosi nei confronti della fauna selvatica e prediligere le proposte di
- ecoturismo gestite in modo responsabile ed etico
Per saperne di più
Riportiamo qui di seguito gli specifici Target di questo Goal 15 così come riportati nell’Agenda 2030:
15.1 Entro il 2020, garantire la conservazione, il ripristino e l’uso sostenibile degli ecosistemi di acqua dolce terrestri e nell’entroterra e dei loro servizi, in particolare le foreste, le zone umide, le montagne e le zone aride, in linea con gli obblighi derivanti dagli accordi internazionali
15.2 Entro il 2020, promuovere l’attuazione di una gestione sostenibile di tutti i tipi di foreste, fermare la deforestazione, promuovere il ripristino delle foreste degradate e aumentare notevolmente l’afforestazione e riforestazione a livello globale
15.3 Entro il 2030, combattere la desertificazione, ripristinare i terreni degradati ed il suolo, compresi i terreni colpiti da desertificazione, siccità e inondazioni, e sforzarsi di realizzare un mondo senza degrado del terreno
15.4 Entro il 2030, garantire la conservazione degli ecosistemi montani, compresa la loro biodiversità, al fine di migliorare la loro capacità di fornire prestazioni che sono essenziali per lo sviluppo sostenibile
15.5 Adottare misure urgenti e significative per ridurre il degrado degli habitat naturali, arrestare la perdita di biodiversità e, entro il 2020, proteggere e prevenire l’estinzione delle specie minacciate
15.6 Promuovere la condivisione giusta ed equa dei benefici derivanti dall’utilizzo delle risorse genetiche e promuovere l’accesso adeguato a tali risorse, come concordato a livello internazionale
15.7 Adottare misure urgenti per porre fine al bracconaggio ed al traffico di specie di flora e fauna protette e affrontare sia la domanda che l’offerta di prodotti della fauna selvatica illegali
15.8 Entro il 2020, adottare misure per prevenire l’introduzione e ridurre significativamente l’impatto delle specie alloctone (aliene) invasive sulla terra e sugli ecosistemi d’acqua e controllare o eradicare le specie prioritarie
15.9 Entro il 2020, integrare i valori di ecosistema e di biodiversità nella pianificazione nazionale e locale, nei processi di sviluppo, nelle strategie di riduzione della povertà e account nella contabilità
15.a Mobilitare ed aumentare sensibilmente le risorse finanziarie da tutte le fonti per conservare e utilizzare in modo durevole biodiversità ed ecosistemi
15b Mobilitare risorse significative da tutte le fonti e a tutti i livelli per finanziare la gestione sostenibile delle foreste e fornire adeguati incentivi ai paesi in via di sviluppo per far progredire tale gestione, anche per quanto riguarda la conservazione e la riforestazione
Qualche curiosità sul tema
Approssimativamente 1,6 miliardi di persone dipendono dalle foreste per il loro sostentamento. Questo numero include circa 70 milioni di individui presso le popolazioni indigene
2,6 miliardi di persone dipendono direttamente dall’agricoltura, ma il 52% del terreno utilizzato per l’agricoltura è moderatamente o gravemente affetto da deterioramento del suolo
A causa della siccità e della desertificazione, vengono persi 12 milioni di ettari ogni anno (23 ettari al minuto), terreni dove potenzialmente avrebbero potuto essere coltivate 20 milioni di tonnellate di cereali
Delle 8.300 specie di animali conosciute, un 8 per cento si è estinto e un 22% è a rischio estinzione